Castel Volturno, Italia

Castel Volturno, Italia

Castel Volturno Italia

Castel Volturno era un insediamento degli Oscani e poi degli Etruschi, che lo chiamavano Volturnum, ed era un punto di scambio sulla strada per Casilinum e Capua. Volturnum divenne colonia romana nel 194 a.C. e, nel 95 d.C., fu raggiunta dalla Via Domitiana e ricevette un grande ponte che collegava le due sponde del fiume con lo stesso nome. La città decadde dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente e, nell'806, il duca Grimoaldo I di Benevento diede il suo porto agli abati di Montecassino. Nell'841 fu devastato dai Saraceni. Dopo l'856, il vescovo lombardo Radipert fece costruire un castello su ciò che restava del ponte. Dopo un periodo sotto i conti locali, nel 1062 fu nuovamente donato a Montecassino mentre nel 1206 Federico II lo donò agli arcivescovi di Capua. Alfonso V di Napoli lo diede a sua figlia, ma quando suo marito, il duca Marino di Sessa, si ribellò, lo assediò e distrusse parte delle mura (1460). L'anno seguente il re lo vendette alla città di Capua, che lo detenne fino all'abolizione del feudalesimo nel Regno delle Due Sicilie nel 1810. Nel 1812 divenne un comune autonomo. Nel 1860 fu annesso al Regno d'Italia unificato di recente. Castel Volturno ricevette una spinta nelle sue attività agricole dopo che le terre vicine furono prosciugate durante il governo fascista, e dopo che furono costruite la nuova via Domiziana e un nuovo ponte (1954).
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